GLI OMEGA 3: CHE COSA SONO?

Gli omega 3 sono acidi grassi polinsaturi a lunga catena. Vengono definiti essenziali perché non possono essere sintetizzati dall’organismo e vanno introdotti con la dieta: infatti, il loro precursore, l’acido alfa-linolenico, non può essere sintetizzato dal nostro organismo.

Acido Alfa-linolenico, Molecola ALA Acido Grasso Carbossilico, Poliinsaturo Omega-3 Componente Di Molti Oli Vegetali Comuni Illustrazione Vettoriale - Illustrazione di gabbia, colza: 199863190

GLI OMEGA 3 NEGLI ALIMENTI

Omega 3: cosa sono, benefici e alimenti che ne contengono di più

Gli alimenti fonte di omega 3 sono:

Alimenti Quantità di omega 3 g/100 g
Sgombro 1
Acciughe 1,7
Sardine 1,5
Salmone 1,9
Tonno 0,7
Noci 8,9
Germe di grano 7
Olio di semi di lino 45
Alghe azzurre 15

L’assunzione di omega 3 dovrebbe soddisfare tra lo 0,5 e il 3% del fabbisogno energetico quotidiano a qualsiasi età.

I principali acidi grassi omega 3 sono:

  • DHA (acido docosaesaenoico).

Acido docosaesaenoico - Wikipedia

  • EPA (acido eicosapentaenoico).
  • ALA (acido alfa-linolenico).

ALA è di origine vegetale, contenuto soprattutto nelle noci, nell’olio di lino e soia. EPA e DHA sono invece presenti soprattutto nei pesci grassi.

In particolare, il DHA è presente in concentrazioni elevate nel grasso dei pesci che si cibano di microalghe del genere Schizochytrium. Più nello specifico, gli alimenti fonte di DHA sono:

  • Pesce azzurro, come ad esempio:

– Aringhe.

-Sgombri.

-Acciughe o alici.

-Sardine.

  • Salmone.
  • Crostacei.
  • Tonno.

L’olio di alghe è una fonte vegetale di DHA: è un integratore indispensabile per i soggetti che non assumono con la dieta pesce o derivati, come l’olio di pesce.

IL RUOLO DEGLI OMEGA 3

L’assunzione di omega 3 e, soprattutto, di DHA è fondamentale, in quanto quest’ultimo:

  • Supporta una gravidanza sana: il DHA è essenziale per lo sviluppo del cervello del feto durante la gestazione. Le ricerche dimostrano che, durante la gravidanza, l’assunzione di acidi grassi omega 3 migliora lo sviluppo del bambino: in particolare, uno studio condotto nel 2004 dai ricercatori della Harvard Medical School e della Harvard Pilgrim Healthcare ha dimostrato che un maggiore consumo di DHA in gravidanza favorisce nel nascituro maggiori abilità verbali e di riconoscimento visivo.

La Supplementazione degli Acidi Grassi Omega-3 in gravidanza: raccomandazioni basate su una rassegna della letteratura (parte II) | Mammeonline

  • Migliora la salute cardiovascolare: l’olio di alghe aiuta a:

– regolare il battito cardiaco.

-ridurre la pressione sanguigna.

-ridurre la formazione di coaguli di sangue.

-ridurre i trigliceridi e il colesterolo cattivo, o LDL.

-ridurre le infiammazioni in generale.

Tutto ciò si traduce in una riduzione del rischio di attacchi cardiaci e di ictus.

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  • Migliora le funzioni cognitive: gli alimenti che contengono omega 3 sono importanti per lo sviluppo delle funzioni cognitive. Il cervello è, infatti, composto per lo più da grassi e funziona meglio con alti livelli di DHA, che aiutano i processi comunicativi. L’assunzione regolare di DHA nell’alimentazione migliora le capacità di apprendimento e riduce i sintomi di ansia e depressione, i disturbi comportamentali, il deficit dell’attenzione (ADHD).

Screening delle Funzioni Cognitive

  • Migliora la memoria: è stato scientificamente dimostrato come una maggiore assunzione di grassi omega 3 riduca significativamente la possibilità di ammalarsi di Alzheimer. Inoltre, l’olio di alghe sembra anche migliorare la memoria in coloro che sono già affetti da demenza senile.

Problemi di memoria, Alzheimer e demenza senile

  • Riduce le infiammazioni: studi scientifici hanno affermato che gli omega 3 possono aiutare a migliorare i sintomi dell’osteoartrite e i dolori alle articolazioni (artrite reumatoide), oltre che essere un aiuto efficace nel ridurre i sintomi della dermatite atopica. Anche le malattie infiammatorie intestinali (Morbo di Crhon, Colite ulcerosa), caratterizzate da diarrea, ulcere e colite, possono essere alleviate dall’assunzione regolare di omega 3.

L'infiammazione - Dott. Ambrogio Peretti - Roma

LA CARENZA DI OMEGA 3

Una carenza di omega 3 porta ad un aumento del rischio di:

  • malattie cardiovascolari.
  • malattie cronico-degenerative.
  • malattie auto-immunitarie.
  • malattie su base infiammatoria.

Inoltre una diminuzione o assenza di omega 3 comporta una maggior produzione di acido arachidonico, implicato nel meccanismo infiammatorio.

Fra le cause della carenza vi sono:

  • Uno scarso apporto con la dieta.

Never give up - Un talk sui disturbi alimentari a Casa Sanremo - Prima la Riviera

  • Un eccessivo consumo di acidi grassi saturi (rappresentati principalmente dai grassi animali).

Perché evitare i grassi animali nella nostra dieta | Passa La Parola

  • ADHD, o Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, nei bambini.

ADHD - La Parola ai Bambini

Si è, inoltre,  osservato che bassi livelli di DHA sono associati con la malattia di Alzheimer.

Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer: EEG e PET a confronto - la Neurologia Italiana