Introduzione

Cosa vuol dire DHA e a cosa serve?

Il DHA (acido docosaesaenoico), è un acido grasso polinsaturo della serie Omega-3 di natura “essenziale” cioè non può essere sintetizzato dall’organismo e per questo deve
essere fornito per via alimentare o tramite un integratore.

É in grado di promuovere la funzione cognitiva e oculare e, in generale, lo sviluppo dei neuroni.

Inoltre, ha effetti protettivi anche sull’apparato cardiovascolare, in particolare sul metabolismo lipidico.

Altra funzione importantissima svolta da questo acido grasso è legata allo sviluppo cerebrale del feto e alla salute generale del neonato.

DHA: Alimenti, gravidanza, integrazione e funzioni.

Quali sono i cibi ricchi di DHA?

Le fonti alimentari di DHA includono principalmente pesce grasso come:

  • Salmone
  • Sardine
  • Tonno
  • Alghe marine
  • Prodotti derivati dalle alghe

Due o tre porzioni di pesce a settimana ne forniscono circa 650 mg; tuttavia, non sempre queste frequenze sono soddisfatte nella dieta occidentale, ed è in questi casi che l’integrazione ci viene in aiuto.

La stessa EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), suggerisce di assumerne almeno 250 mg al giorno, ossia la quantità necessaria per favorire una buona funzionalità cardiaca.

Altre fonti alimentari di omega-3, in particolare quelle di origine vegetale, come le noci, semi di lino, verdure a foglia verde, non apportano DHA ma il suo precursore (acido alfa-linolenico, conosciuto anche con l’acronimo “Ala”).

Purtroppo, l’organismo umano non è in grado di convertire l’Ala in Dha in modo efficiente; pertanto anche le diete vegetariane e/o vegane non correttamente bilanciate potrebbero essere carenti, per questo la scelta migliore per fare il pieno di questo acido grasso è l’integrazione.

Quando iniziare ad integrare DHA?

  • Durante la gravidanza e allattamento il fabbisogno di DHA aumenta per sopperire alle necessità degli omega-3 prima del feto e poi del neonato. E’ infatti importante
    assumere quantitativi adeguati a partire dal secondo e terzo trimestre per lo sviluppo neuronale del feto e nella successiva fase neonatale, in cui avviene una rapida crescita del cervello.
  • Per la prevenzione delle malattie neurodegenerative
  • Per la prevenzione delle malattie cardiovascolari
  • Per supportare l’apparato visivo
  • Per garantire un corretto sviluppo e funzionamento dell’organismo; stato di salute e benessere

DHA GRAVIDANZA

DHA: un elemento essenziale per la mamma e per il bambino

L’accumulo di DHA nel cervello fetale avviene soprattutto durante l’ultimo trimestre della gravidanza e continua a tassi molto alti fino al secondo anno di vita. Poiché la formazione endogena di questo acido grasso sembra essere relativamente bassa, l’integrazione può contribuire a condizioni ottimali per lo sviluppo del cervello.

Per le donne in gravidanza si consiglia assunzione di 200 mg di DHA al giorno , oltre ai 250 mg di EPA/DHA giornalieri raccomandati dall’ EFSA. E’ quindi importante che la mamma che aspetta un bambino o allatta, abbia una dieta bilanciata, contenente alimenti ricchi di DHA.

L’uso di integratori  può essere di aiuto per completare la dieta, soprattutto quando con la normale alimentazione non si è sicuri di soddisfare i fabbisogni, oppure, in caso di
categorie a rischio, come ad esempio donne con situazioni di particolare carenza.

Proprio per il suo ruolo centrale nello sviluppo cerebrale e neuronale molti studi si sono concentrati sull’importanza dell’assunzione di DHA in gravidanza e durante l’allattamento.

Studi clinici hanno valutato l’importanza degli acidi grassi omega-3 nel:

  • Ottimizzazione del decorso della gravidanza
  • Riduzione del rischio di nascite pretermine
  • Sostegno del corretto sviluppo retinico e neuronale del feto
  • Miglioramento delle capacità cognitive del bambino

DHA e Patologie Infiammatorie

La capacità del DHA di controllare la produzione di citochine infiammatorie ha facilitato l’impiego di questo nutriente nella gestione di numerose condizioni patologiche pro-infiammatorie. Fibrosi cistica, artrite reumatoide, patologie infiammatorie dell’intestino, disturbi della fertilità maschile e patologie allergiche sarebbero alcune delle principali entità cliniche che trarrebbero giovamento dall’ adeguata integrazione con questo acido grasso.

DHA, CERVELLO, OCCHI CUORE

DHA, cervello e ruolo chiave nelle malattie neurodegenerative

E’ costituente importante del cervello e del sistema nervoso centrale . Di conseguenza, facilita le connessioni neurali e i flussi nervosi avviati nel cervello. Pertanto, preserva le funzioni cognitive , come la concentrazione o la memoria.

Diversi studi hanno dimostrato che un’integrazione di DHA negli anziani può essere utile anche per prevenire il declino cognitivo e malattie degenerative come il morbo di Parkinson e l’Alzheimer.  Con l’invecchiamento i livelli di questo acido grasso diminuiscono e un loro calo può portare a una riduzione delle funzionalità cerebrali.

Infatti, nelle persone affette da morbo di Alzheimer 3, i livelli di questo acido grasso nel corpo di solito sono molto bassi.

DHA e cuore

Il DHA contribuisce a supportare il lavoro dell’apparato cardiocircolatorio. Studio dopo studio –per un campione totale di circa 135mila persone – è stato confermato che gli omega 3 riducono il rischio d’infarto e di malattie coronariche, le più frequenti malattie cardiache che causano circa 7,5 milioni di morti ogni anno nel mondo.

DHA e vista

Il DHA è un componente delle membrane della retina (la struttura dell’occhio attraverso cui i segnali luminosi percepiti vengono inviati verso il cervello).

In particolare, il DHA può rappresentare fino alla metà degli acidi grassi presenti nella retina. Oltre a contribuire alla formazione del tessuto degli occhi fin dalla vita embrionale, può contrastare i danni dell’iperglicemia cronica e prevenire alcune degenerazioni oculari.

Inoltre, può difendere i capillari della retina, fragili soprattutto nei miopi.

Quale integratore prendere per sopperire le carenze?

Un’ottima fonte vegana di questo acido grasso polinsaturo è rappresentata dal DHA Nutra-Be.

Questo prodotto è disponibile sia in gocce (flacone in vetro da 50 ml) che compresse (flacone in vetro da 120 compresse). Il DHA è ottenuto dalla microalga Schizochytrium, quindi una scelta perfetta per chi segue una dieta vegana o vegetariana. Il DHA Nutra Be è privo di contaminanti e sostanze nocive, prodotto nel rispetto totale dell’ambiente e degli animali.

L’assunzione di DHA Nutra-Be può rappresentare una soluzione pratica e sicura per integrare il proprio fabbisogno di omega-3, soprattutto per coloro che non consumano pesce o altri alimenti di origine animale.

Conclusione

In sintesi, l’ assunzione di DHA, un acido grasso omega-3, può essere molto importante per il nostro organismo. É presente soprattutto nei pesci grassi, ma esistono anche fonti vegetali, come gli oli di semi di lino, canapa e noci. L’assunzione di DHA è particolarmente importante per i bambini in fase di sviluppo, le donne in gravidanza o le persone che seguono una dieta vegetariana o vegana.

Date le evidenze scientifiche inerenti l’efficacia cardioprotettiva, l’integrazione di questo acidio grasso è fondamentale per la prevenzione delle malattie cardiocircolatorie. È sempre importante consultare il proprio medico o professionisti del settore prima di iniziare a prendere integratori di DHA o altri integratori alimentari, per valutare le eventuali controindicazioni o le dosi consigliate.