Introduzione

In questo periodo niente potrebbe rivelarsi più utile degli integratori per le allergie. L’arrivo della primavera porta con sé la fioritura di alberi e fiori, ma questo per molte persone significa l’inizio delle allergie primaverili. Queste, sono molto comuni e possono causare sintomi fastidiosi che vanno dal prurito agli occhi, alla congestione nasale e alla tosse.

Inoltre, secondo i ricercatori, l’aumento delle temperature, ma soprattutto l’aumento delle emissioni di CO2, porterà le piante a crescere di più e produrre più pollini, con effetti diversi nelle differenti aree del pianeta; in generale, saranno le zone più a Nord ad avere un maggior prolungamento delle stagioni polliniche.

In questo articolo, esploreremo le cause delle allergie primaverili, i sintomi, i rimedi e come distinguerle.


Cosa provoca allergie primaverili?

Le allergie primaverili sono causate da una risposta anomala del sistema immunitario a particolari sostanze presenti nell’ambiente, dette allergeni, come il polline, rilasciato da diversi tipi di piante che fioriscono in questa stagione. I tessuti e gli organi coinvolti nelle reazioni allergiche sono le vie aeree inferiori, la pelle, le mucose nasali, gli occhi. I sintomi (prurito agli occhi, congestione nasale, tosse) sono dovuti al rilascio, da parte dell’organismo, di mediatori chimici (es. istamina) in risposta alla reazione immunitaria scatenata dall’incontro con gli allergeni.

Quanto durano le allergie primaverili?

L’allergia primaverile inizia solitamente a marzo e può durare fino a maggio o giugno. Tuttavia, la stagione delle allergie può variare a seconda della regione geografica e
delle condizioni meteorologiche.

In particolare: nelle zone montane e del nord Italia, l’allergia ai pollini di betulla si presenta puntuale all’inizio della primavera tra febbraio, marzo e aprile, nel resto del Paese l’allergene primaverile più frequente è quello delle graminacee (il polline dell’erba) molto presente da marzo fino al mese di Agosto, mentre nelle zone mediterranee l’allergia di primavera è prevalentemente al polline di ulivo o della parietaria (altra erba) e questa è diffusa da marzo a luglio.

Quindi, le allergie primaverili possono durare da alcune settimane a diversi mesi, a seconda della durata della stagione del polline e della gravità dei sintomi.

Quali sono le allergie più gravi?

Le allergie respiratorie (ad es. rinite allergica e asma ) sono considerate le più gravi in quanto possono causare dispnea, dolore toracico, ipersensibilità alla luce, disturbi
del sonno. In particolare, le allergie crociate graminacee possono causare sintomi gravi come la difficoltà respiratoria.

Come avviene la diagnosi di allergia?

La diagnosi è effettuata dal medico dietro valutazione dei segni e sintomi precedentemente elencati a cui può seguire la prescrizione di test allergologici per una più chiara individuazione della causa scatenante. l Prick Test, in genere, è il primo test che viene proposto, ma non sempre è indicato: infatti se si è in piena stagione pollinica e il paziente sta assumendo antistaminici, oppure in caso di esagerata reattività cutanea tale da rende difficile l’interpretazione dei risultati, l’esame consigliato è la ricerca nel sangue delle immunoglobuline E (IgE), ovvero anticorpi specifici per gli allergeni.

Come combattere l’allergia primaverile?

Ci sono diversi modi per combattere l’allergia primaverile. I rimedi possono includere: assunzione di antistaminici, cortisteroidei, l’utilizzo di spray nasali o oculari, evitare il
contatto con il polline e l’utilizzo di rimedi naturali come la curcuma e altri antiossidanti.

Tuttavia, prima di utilizzare qualsiasi tipo di rimedio, è importante consultare il proprio medico per determinare quale sia il trattamento più adatto. Esistono molti antistaminici disponibili sul mercato, tuttavia questi presentano diversi effetti collaterali come: sonnolenza, secchezza delle fauci, capogiri, nausea e vomito; nei bambini irrequietezza e cambi d’umore. Per questo motivo alcune persone preferiscono utilizzare antiallergici naturali per alleviare i sintomi delle allergie.

Ecco alcuni antiallergici naturali che potrebbero aiutare a ridurre i sintomi delle allergie primaverili:

  • Quercetina:  è un antiossidante che può aiutare a ridurre l’ infiammazione e la produzione di istamina da parte dei mastociti. La quercetina si trova in alimenti come mele, cipolle, mirtilli e agrumi.
  •  Vitamina C: può aiutare a ridurre l’infiammazione nel corpo e a potenziare il sistema immunitario. Si trova in alimenti come agrumi, kiwi, broccoli e peperoni.
  •  Olio essenziale di menta: può aiutare ad alleviare la congestione nasale e il prurito agli occhi.          Integratori per le allergie primaverili Integratori per le allergie primaverili

Quanto tempo si può prendere l’antistaminico?

La durata dell’assunzione di antistaminici dipende dalla gravità dei sintomi e dalle indicazioni del medico. In generale, gli antistaminici possono essere assunti per alcuni giorni o settimane.  Per le allergie alimentari, è importante evitare i cibi che scatenano la reazione allergica. Ci sono anche alcuni rimedi naturali che potrebbero aiutare a gestire i
sintomi, come il tè verde e l’acqua al limone, seppur non supportati da studi scientifici.

È importante notare che alcune allergie alimentari possono essere gravi e richiedere attenzione medica immediata.

Se desideri placare l’allergia senza antistaminico, ci sono alcuni rimedi naturali che potrebbero aiutare. Ad esempio:

  •  Applica una compressa fredda sulla zona interessata per ridurre l’infiammazione.
  • Rilassati e cerca di ridurre lo stress, poiché lo stress può esacerbare i sintomi allergici.
  • Usa un lavaggio nasale salino per rimuovere l’eccesso di muco e allergeni dal naso.

Utilizza integratori naturali come ad es. la quercetina per aiutarti a ridurre i sintomi. Non esiste un rimedio universale che funzioni per tutti, quindi potrebbe essere necessario sperimentare fino a trovare quello che funziona meglio per te.

Cosa succede se non si cura l’allergia?

Se non viene curata, l’allergia può peggiorare e causare sintomi più gravi, come la difficoltà respiratoria. Inoltre, le allergie non trattate possono portare ad
infiammazioni più gravi come i cosiddetti ‘attacchi d’asma’’. Le allergie primaverili tendono a causare starnuti, congestione nasale, occhi rossi e prurito, ma non provocano febbre o tosse.

In caso di dubbi, è sempre meglio consultare un medico per fare una valutazione adeguata. Se si ha già una diagnosi di allergia, è importante continuare a seguire le cure prescritte dal medico e monitorare i sintomi per riconoscere eventuali variazioni; se assumi antistaminici, valuta insieme al tuo medico l’utilizzo di integratori naturali ad azione anti- infiammatoria.

Conclusione

In conclusione, le allergie primaverili sono un disturbo comune in questo periodo dell’anno, che possono causare fastidi e peggioramento della qualità di vita. Tuttavia,
esistono diverse misure di prevenzione e trattamento per ridurre i sintomi e migliorare il benessere generale. Se si sospetta di avere allergie primaverili o si soffre già di questa patologia, è sempre importante consultare un medico per una valutazione adeguata e l’utilizzo di farmaci/integratori personalizzati.