Che cos’è l’eritritolo?

L’eritritolo è un poliolo a 4 atomi di carbonio, presente in natura nei prodotti di origine vegetale, come la frutta, oppure estratto proprio a partire dagli zuccheri vegetali: infatti, a livello industriale, è ottenuto da substrati zuccherini, quali destrosio, amido, glucosio o saccarosio, tramite fermentazione ad opera di lieviti selezionati, come Saccharomyces Cerevisiae.

Eritritolo - Wikipedia

L’eritritolo è utilizzato con successo come dolcificante naturale, in  sostituzione allo zucchero da tavola: ha il suo stesso aspetto ed il suo stesso sapore gradevole e privo di retrogusti, ma in più si caratterizza per un apporto calorico nullo. Infatti, con la Direttiva 2008/100/CE, la Commissione Europea ha riconosciuto ed assegnato all’eritritolo un valore energetico pari a 0 kcal/gr.

 

L’eritritolo come dolcificante

Pur funzionando come additivo alimentare in vario modo, l’eritritolo viene impiegato soprattutto come dolcificante: il suo profilo aromatico è molto simile a quello del classico zucchero da tavola, il saccarosio, e possiede un potere dolcificante pari a circa il 60-70%; pertanto, usato in combinazione ad altri dolcificanti intensivi, l’eritritolo risulta in grado di aumentare la dolcezza degli ingredienti, aggiungere corposità e mascherare retrogusti indesiderati. Inoltre, resiste al calore senza sviluppare derivati tossici, pertanto risulta adatto anche alla cottura, in particolare alla realizzazione di torte e dolci da forno.

Eritritolo: cos'è e come si usa in cucina - Peroni snc | Blog

L’eritritolo e la tolleranza digestiva

L’eritritolo ha una tolleranza digestiva molto più elevata rispetto agli altri polialcoli i quali, consumati in quantità elevate, possono provocare effetti collaterali indesiderati a livello intestinale, come rilassamento, crampi addominali, flatulenza e diarrea.

Studi clinici hanno evidenziato che negli adulti gli effetti gastrointestinali in seguito all’assunzione di eritritolo fino ad un dosaggio di 1 gr/Kg di peso corporeo (per un massimo di 80 g/giorno) non differiscono statisticamente da quelli provocati dall’assunzione di simili livelli di saccarosio.

L’eritritolo e l’impatto glicemico

L’eritritolo è caratterizzato da valori pressoché nulli di indice glicemico (IG) e indice insulinico (II) e rappresenta quindi un valido ingrediente sostitutivo del saccarosio per ridurre l’impatto glicemico della dieta, adatto ai soggetti a rischio o affetti da diabete.
Studi recenti hanno inoltre evidenziato l’attività antiradicalica dell’eritritolo: agisce come antiossidante e può aiutare a ridurre l’impatto glicemico degli alimenti e delle bevande, contrastando gli effetti dei radicali liberi indotti dall’iperglicemia.

Diabete di Tipo 2

L’eritritolo e la salute dei denti

L’eritritolo è stato certificato come prodotto tooth-friendly. Infatti, la sua acariogenicità è ampiamente dimostrata: l’eritritolo non viene convertito in acidi dai batteri presenti nella bocca, pertanto non favorisce la carie dentale. Questo significa che lo Streptococco Mutans, principale batterio imputato della carie, non gradisce l’eritritolo, non è in grado di metabolizzarlo e quindi di utilizzarlo a suo favore. Al contrario, sembra avere un ruolo protettivo, analogo a quello dello xilitolo, contro la placca batterica ed agisce a discapito di uno dei principali batteri causa di parodontite.

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