La Diarrea è una condizione comune ma talvolta sottovalutata. La diarrea si manifesta con evacuazioni frequenti e liquide, e può derivare da molteplici cause. In questo articolo scoprirai quando la diarrea è preoccupante, le principali cause della diarrea liquida, cosa mangiare, cosa prendere, e come trattarla efficacemente, anche in gravidanza.
Quando la diarrea è preoccupante?
Quando è necessario preoccuparsi?
La diarrea può essere acuta o cronica. Diventa preoccupante quando:
- Dura più di 2-3 giorni senza miglioramenti
- È accompagnata da febbre alta (>38,5°C)
- Compaiono sangue o muco nelle feci
- Si manifestano segni di disidratazione (bocca secca, urine scarse, debolezza)
- Avviene in soggetti fragili (bambini, anziani, donne in gravidanza)
Quando andare in ospedale per diarrea: se si verificano 6 o più scariche acquose in meno di 12 ore, o se il paziente non riesce a trattenere i liquidi.
Quali sono le cause della diarrea liquida?
La diarrea liquida può essere sintomo di vari disturbi, spesso legati al sistema gastrointestinale:
- Infezioni virali (es. rotavirus, norovirus)
- Intossicazioni alimentari
- Intolleranze alimentari (es. lattosio, glutine)
- Farmaci (antibiotici, lassativi)
- Sindrome dell’intestino irritabile
- Malattie infiammatorie intestinali (Morbo di Crohn, colite ulcerosa)
La diarrea acquosa è particolarmente pericolosa per il rischio di disidratazione rapida. Per cui è importante compensare velocemente con l’introduzione di acqua, brodi, the e soluzioni idrosaline.
Cosa mangiare con la diarrea?
Quali alimenti sono consigliati?
Durante un episodio di diarrea è importante mantenere una dieta leggera, evitando cibi irritanti. Ecco cosa è consigliato mangiare: Riso bianco, patate bollite, carote cotte, mele (meglio grattugiate), banane mature, fette biscottate, crackers e grissini, pane, brodo vegetale leggero, pesce bianco e carni magre come pollo o tacchino.
Evitare: latticini contenenti lattosio, cibi grassi, alcol, caffè, dolci e spezie. Gli unici formaggi “concessi” son quelli stagionati, naturalmente a basso contenuto di lattosio, come il grana padano, parmigiano o pecorino. Preferisci latte delatossato e bevande vegetali (mandorla, soia, avena, cocco).
Perché il lattosio può peggiorare la situazione?
- Ridotta attività della lattasi
Durante un episodio di diarrea (soprattutto se causata da infezione), la mucosa dell’intestino tenue si infiamma o danneggia. Questo riduce temporaneamente la produzione dell’enzima lattasi, che serve per digerire il lattosio (lo zucchero del latte). Il lattosio non digerito rimane nell’intestino e fermenta, causando:
Aumento di gas (gonfiore, flatulenza) con conseguente richiamo di acqua nel lume intestinale → diarrea osmotica
- Effetto osmotico
Il lattosio non digerito attira acqua nell’intestino → le feci diventano più liquide. Questo aggrava la diarrea e ritarda la guarigione.
- Rischio di intolleranza secondaria temporanea
Dopo gastroenteriti o altre cause di diarrea, molte persone sviluppano una intolleranza transitoria al lattosio anche se non ne soffrivano prima.
Quando si può reintrodurre?
Dopo 2-5 giorni dalla scomparsa della diarrea, si può provare a reintrodurre gradualmente piccole quantità di latticini, iniziando da quelli delattosati o fermentati.
Se hai diarrea e continui a consumare lattosio senza saperlo, potresti prolungare il disturbo inutilmente
Diarrea: cosa prendere?
Per gestire la diarrea si possono utilizzare:
- Fermenti lattici a base di Saccharomyces Boulardii per riequilibrare la flora intestinale
- Sali reidratanti orali (in farmacia) per prevenire la disidratazione.
- Antidiarroici (es. loperamide) solo su consiglio medico.
- Infusi di menta, malva o camomilla per calmare l’intestino.
Diarrea e fermenti lattici:
Come agisce Saccharomyces boulardii sulla diarrea
- Ripristina l’equilibrio della flora intestinale
- Dopo infezioni, antibiotici o stress, la flora batterica intestinale può alterarsi. S. boulardii aiuta a ristabilire un microbiota sano, competendo con i batteri patogeni.
- Inibisce i patogeni intestinali
- Blocca l’adesione e la crescita di batteri dannosi come Clostridium difficile, Salmonella, E. coli, impedendo loro di danneggiare la mucosa intestinale.
- Riduce le tossine batteriche
- S. boulardii è in grado di neutralizzare alcune tossine prodotte da batteri, riducendo l’infiammazione intestinale.
- Modula la risposta infiammatoria
- Riduce la produzione di citochine pro-infiammatorie nell’intestino, calmando l’infiammazione e contribuendo alla guarigione.
- Stimola la produzione di enzimi digestivi
- Favorisce l’attività enzimatica (es. disaccaridasi), migliorando la digestione dei carboidrati e riducendo i sintomi come gonfiore e diarrea osmotica.
Quando è utile usarlo? Diarrea da antibiotici, diarrea infettiva (virale o batterica, lieve), diarrea del viaggiatore. infezioni da Clostridium difficile (in combinazione con antibiotici), sindrome dell’intestino irritabile (IBS-D).
Precauzioni: Non va usato in persone immunodepresse o con cateteri venosi centrali, perché (raramente) può causare fungemia. È un coadiuvante, non una cura unica per diarree gravi o persistenti.
Benefici del Bacillus coagulans
È un batterio probiotico sporigeno, significa che forma spore resistenti all’acido gastrico e alla bile. Questo gli permette di raggiungere l’intestino vivo e attivo, dove esercita i suoi effetti benefici. È diverso dai lattobacilli classici: è più resistente, stabile anche negli integratori senza refrigerazione, e adatto in ambienti intestinali alterati (come in diarrea, antibiotico-terapia, stress, ecc.).
- Ripristina il microbiota intestinale: Lavora contro i batteri patogeni e stimola la crescita di batteri buoni (es. Lactobacillus, Bifidobacterium)
- Riduce l’infiammazione intestinale: Modula il sistema immunitario intestinale e riduce il rilascio di citochine pro-infiammatorie
- Migliora la consistenza delle feci: Riduce la frequenza e la fluidità delle evacuazioni
- Tollerato anche durante terapia antibiotica: Le sue spore lo rendono resistente agli antibiotici, quindi si può assumere in parallelo
- Utile in vari tipi di diarrea: Diarrea da antibiotic, diarrea acuta infettiva (lieve/moderata), diarrea funzionale (IBS-D), diarrea del viaggiatore.
Diarrea in gravidanza: attenzione speciale
È normale in gravidanza?
Sì, può accadere a causa dei cambiamenti ormonali o di modifiche nella dieta. Tuttavia, in gravidanza è fondamentale:
- Evitare farmaci fai-da-te.
- Bere molta acqua e ridurre il consumo di fibra (frutta, verdura, alimenti integrali).
- Rivolgersi al ginecologo se la diarrea è persistente o accompagnata da crampi forti.
E per prevenirla?
Igiene delle mani, cottura adeguata degli alimenti, acqua potabile sicura, evitare latticini se sensibili o in fase acuta, uso consapevole degli antibiotici.
Diarrea e mal di pancia: doppio disturbo
Quando preoccuparsi di diarrea e dolore addominale?
Soffrire contemporaneamente di diarrea e mal di pancia può essere molto fastidioso e può avere diverse cause. Questo “doppio disturbo” può derivare da problemi gastrointestinali di varia natura, temporanei o più seri. Ma quali sono le cause più comuni?
- Infezioni gastrointestinali
- Virali: es. Norovirus, Rotavirus.
- Batteriche: Salmonella, Escherichia coli, Campylobacter.
- Parassitarie: Giardia.
- Intolleranze alimentari
- Lattosio, glutine (celiachia), fruttosio. Possono causare dolori addominali crampiformi e diarrea dopo i pasti.
- Intossicazione alimentare
- Causata da cibi contaminati o mal conservati. Di solito si presenta con diarrea acuta, crampi, nausea e a volte vomito.
- Sindrome dell’intestino irritabile (IBS)
- Condizione cronica che può includere diarrea, stitichezza o alternanza delle due. Spesso accompagnata da dolori addominali che migliorano dopo l’evacuazione.
- Stress e ansia
- Lo stress può alterare la motilità intestinale, causando disturbi come diarrea funzionale e dolore.
- Farmaci
- Il consumo prolungato di alcuni antibiotici, lassativi o antinfiammatori possono irritare l’intestino.
Consulta un medico se hai:
- Febbre alta
- Sangue nelle feci
- Diarrea persistente da più di 2-3 giorni
- Segni di disidratazione (bocca secca, urine scarse, debolezza)
- Dolore addominale severo o continuo
Cosa fare nell’immediato?
- Reidratazione: bevi molti liquidi (acqua, soluzioni reidratanti).
- Dieta leggera: riso, banane, pane tostato, carote lesse e patate lesse.
- Evita: latticini, cibi grassi, zuccheri semplici, alcol e caffeina.
- Riposo: il corpo ha bisogno di recuperare, dormi almeno 8-9 ore al giorno.
- Farmaci sintomatici (solo su consiglio medico): loperamide, probiotici, antispastici.
Quanti giorni dura la diarrea da virus?
Durata media di un episodio virale
- Diarrea da virus comune (es. rotavirus): 2-5 giorni
- Diarrea batterica: può durare anche una settimana
- Con cura adeguata, i sintomi regrediscono più rapidamente
Un virus intestinale può essere altamente contagioso. Lavare bene le mani è fondamentale.




